Cambio (deragliatore posteriore) e catena
La regolazione del deragliatore posteriore è una delle bestie nere di ogni biker. Non è però il caso di scoraggiarsi: prendete nota di questi semplici passaggi è il mostro sarà sconfitto.
Cominciamo con l'evitare gli inconvenienti più banali:
Una prima regola, che i biker navigati conoscono benissimo, è: evitare assolutamente di appoggiare la bici sul lato del cambio. Ricordatelo sempre quando parcheggiate per terra la bici o la caricate nel bagagliaio della macchina.
Una prima regola, che i biker navigati conoscono benissimo, è: evitare assolutamente di appoggiare la bici sul lato del cambio. Ricordatelo sempre quando parcheggiate per terra la bici o la caricate nel bagagliaio della macchina.
Seconda regola: sostituirlo con una certa regolarità. Non è consigliabile utilizzarlo oltre i 2 anni se uscite regolarmente ogni settimana. Un cambio che perde elasticità può lasciarvi a terra all' improvviso e creare qualche problema in più se finisce in mezzo ai raggi.
Vediamo allora come installare il cambio. L'inserimento del pezzo non è particolarmente difficile, la
regolazione è invece un’operazione più complessa che richiede anche una buona
dose di pazienza e la precisione di un orologiaio.
La prima operazione da fare è il “tensionamento”: ovvero
trovare la giusta tensione per il filo del cambio. Gli estremi di questa
regolazione sono due: la vite a brugola che stringe il filo sul deragliatore stesso (registro-vedi foto), e la rotellina che si trova all'estremità opposta del cavo guaina, incorporata nel comando leva (foto sotto).
Il primo obiettivo è far andare la catena in tutti (o quasi) i rapporti.
Innanzitutto è necessario che il filo del cambio sia abbastanza lasco da poter salire da un estremo all'altro del pignone: ovvero il filo non deve essere bloccato ma scorrere.
Una volta trovata questa misura si passa alla regolazione delle estremità, per evitare che la catena fuoriesca.
Una volta trovata questa misura si passa alla regolazione delle estremità, per evitare che la catena fuoriesca.
Noterete che vi sono due viti segnate con la
lettera L e H (ma non in tutti i modelli sono riportate). Quando la catena è entrata nel punto più basso del pignone
avvitate la H fino a far toccare la vite al telaio del cambio. Facciamo salire
la catena, aiutandoci con la mano, fino al rapporto più alto (quello da salite ripide) e per evitare che
la catena scenda oltre il pignone (in mezzo ai raggi) regoliamo la vite contrassegnata dalla lettera L facendo ben attenzione che la catena non vada fuori dalla sede del pignone grande.
Effettuate qualche giro di prova. Se avvertite una vibrazione
potrebbe essere la rotellina di plastica (puleggia) che tocca sul pignone: provate allora ad avvitare la vite singola che poggia sul
forcellino (vite B nella foto sopra), in questo modo il cambio si allungherà eliminando il contatto.
Se il cambio scatta, o le marce non entrano, si tratta di un problema di tensione: potrebbe essere troppa o troppo poca. Per una diagnosi più precisa occorre procedere per tentativi avvitando e svitando la rotellina sotto il manubrio.
Un altro problema che potrebbe arrivare dalla catena: se
scorre male, gratta o non si inserisce bene nei denti del pignone potrebbe
essere semplicemente un problema di rodaggio, se la catena è nuova necessita di
50/100 km di rodaggio ed è un problema che si avverte soprattutto in salita.
Altra ipotesi: avete sostituito il pignone mantenendo la
catena vecchia ( o viceversa): in tal caso la coppia catena pignone non ha lo
stesso passo, pertanto dovete fare in modo che entrambi i componenti siano
nuovi.
Come avrete intuito le difficoltà nella regolazione del cambio stanno proprio nel fatto che lo stesso sintomo potrebbe essere legato a cause diverse.
Come avrete intuito le difficoltà nella regolazione del cambio stanno proprio nel fatto che lo stesso sintomo potrebbe essere legato a cause diverse.
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